IL PATRIMONIO ARCHITETTONICO

Data di pubblicazione:
30 Settembre 2021
IL PATRIMONIO ARCHITETTONICO

Chiesa di San Carlo Borromeo

La chiesa del paese, come attestato da alcuni documenti antichi a 1635, completata nel 1772. Essa sorge su un terreno incolto detto ‘’Margiu’’, oggi via Coschino (proveniente da ‘’cuaschi’’ che nel dialetto locale identifica i ‘’cerri’’, piante anticamente presenti a Panettieri. La chiesa fu dedicata  San Carlo Borromeo, arcivescovo di Milano, il quale per la Santità della sua vita terrena alla morte fu innalzato agli onori degli Altari e nonostante la distanza, il suo eco fu così intenso da arrivare a Panettieri e qui fu scelto come Patrono e Protettore. Costruita in calce e pietra e in stile romantico-barocco, inizialmente presentava una sola navata che ospitava l’altare della Beata Vergine. La struttura attuale della chiesa è composta da tre navate con le relative porte: La porta centrale presenta all’esterno un portale medievale risalente al 1200, su cui è leggibile una dedica al parroco di allora, che si impegnò presso la Santa Fede per il riottenimento del titolo di parrocchia. Nella nicchia alle spalle dell’altare centrale è posta la statua in legno di San Carlo Borromeo, realizzata a Napoli alla fine del 1700 su commissione della comunità. Vi sono altre statue raffiguranti la Madonna del Rosario, ricostruita nel 2006 in vetro resina, e l’Addolorata, commissionate a Lecce verso la fine del 1800 e pagate con le offerte dei panetteresi emigranti in Africa e in America. Vi è inoltre una statua di piccole dimensioni raffigurante San Michele Arcangelo e un crocifisso comprato dal Sac. Michele Tallarico nel maggio 1889. Tra i dipinti troviamo il Battesimo di Gesù, San Francesco di Paola e nella navata laterale il dipinto dell’Annunziata. Nella cupola sopra l’altare centrale sono raffigurati i quattro Evangelisti, Angeli in adorazione e sul lato destro un affresco con Sant’Antonio di Padova. Tutti questi dipinti sono stati realizzati nel 1926 dal pittore Giorgio Pinna di Nicastro, per incarico del parroco Don Carlo Talarico.

 


Monumento dei caduti

Collocato all’interno di uno splendido giardinetto fiorito e rialzato rispetto al manto stradale, il monumento è composto dalla figura di un Fante in bronzo nell’atto di incitare i compagni all’attacco. Il piedistallo è rivestito in pietra ‘’Verde di Calabria’’, ai suoi piedi è collocata una lapide in marmo sulla quale sono incisi i nomi dei valorosi soldati di origine panetterese che hanno dato la vita per difendere la patria nel corso dei conflitti mondiali di inizio secolo.


Monumento dedicato a San Pio

Inaugurata nell’agosto del 2000, la statua è il risultato della forte devozione che gli abitanti del paese hanno verso questa Santo, si erge in un piccolo angolo del paese, su un imponente basamento lastricato. La statua in bronzo a figura intera raffigura San Pio da Pietralcina. Questo monumento è luogo di un frequente peregrinare di devoti che depositano fiori e recitano preghiere in onore del Santo.


Fontana Jugale

La fontana anticamente utilizzata per la raccolta dell’acqua, è costituita da una struttura rivestita in pietra e da due bocche d’acqua che scorrono in una vasca, con al fianco un lavatoio. Ad oggi gli abitanti del paese e la gente di passaggio si dissetano presso questa antica fonte.


Fontana di Mezzo

Questa fontana si trova a metà strada tra i centri storici di Panettieri e Carlopoli, da cui il nome ‘’di Mezzo’’. E’ rivestita in pietra con al centro una vasca rettangolare usata dagli abitanti dei due paesi per rinfrescarsi durante il tragitto.


Il Museo del Pane

La preparazione di prodotti farinacei è un elemento identitario dell’antica civiltà di Panettieri. Degli antichi forni presenti sul territorio ne rimane solo uno adibito oggi a Museo Didattico del Pane. Questo è a due piani, con accessi distinti collocati su lati opposti. Il piano inferiore ospita il vero e proprio museo il quale è suddiviso in due ambienti: nel primo vi sono le madie (‘’majille’’) dove veniva impastata la farina per creare dei panetti, e le tavole che servivano a far lievitare l’impasto e a trasportare il tutto al forno. Il secondo ambiente accoglie un forno vero e proprio, in mattoni e con cappa di rame, ricostruito durante le fasi di restauro e che viene messo in funzione durante le visite didattiche. Il piano superiore invece, ospita una ricostruzione dettagliata dell’ambiente in cui viveva un tipico fornaio dell’epoca, suddiviso in una zona in cui avveniva la vendita dei prodotti e un’altra che ospitava la casa vera e propria.

 

Il Museo del Brigante

Ospitato in un’antica abitazione del centro storico, il museo nasce come allestimento da ascoltare, scoprire e guardare alla scoperta della vita e delle vicende del celebre Brigante Giosefatte Talarico. Sono presenti cassetti, botole e nascondigli, nonché libri e riproduzioni antiche, che forniscono una preziosa testimonianza sulle vicende del brigantaggio in Calabria e sulla storia caratteristica di questo personaggio così rilevante nel panorama dell’epoca.

Ultimo aggiornamento

Lunedi 11 Ottobre 2021